Formazione: Rosolen, sicurezza e verifiche puntuali in ogni percorso
Udine, 3 mar - "La formazione professionale è uno dei fiori
all'occhiello della nostra regione e molte delle prassi svolte
nel corso degli ultimi 50 anni sono diventate strumenti adottati
anche a livello nazionale. Ho chiesto espressamente di trattare
in commissione il tema perché ritengo importante la conoscenza
dei sistemi di controllo che insistono dietro ad ogni percorso
formativo: sono puntuali e verificati rispetto all'attività
svolta dagli enti di formazione professionale. Tutto è
migliorabile e ci sono degli spazi in questo senso ma proprio il
frutto della collaborazione fra le istituzioni, le parti sociali,
datoriali e gli enti formatori hanno portato la formazione di
questa regione a livelli così elevati".
Lo ha detto l'assessore regionale al Lavoro e Istruzione, Alessia
Rosolen, durante l'audizione in modalità telematica sul tema
della sicurezza nei percorsi IeFP, in VI commissione consiliare.
All'incontro sono intervenuti anche Gabriele De Simone,
presidente Effpi-Formazione professionale in Friuli Venezia
Giulia, Adriano Luci per Confindustria Friuli Venezia Giulia e i
rappresentanti delle sigle sindacali del Friuli Venezia Giulia
Cgil, Cisl e Uil.
"I ragazzi che si iscrivono a questi percorsi professionali
provengono talvolta da insuccessi scolastici ma è necessario
guardare questi risultati in un'ottica diversa; l'intelligenza si
esprime in molti modi e non necessariamente lungo un iter
scolastico. E' raro che chi segue questa tipologia di percorsi
riprenda gli studi ed è un'opzione di cui tenere conto" ha
aggiunto Rosolen, evidenziando come "non sono queste scuole più
facili e più brevi ma hanno un iter di formazione scelto da chi
fa altre valutazioni o da chi ha bisogno di essere accompagnato
in un percorso che ha un esito occupazionale altissimo".
La verifica annuale della Regione sugli esiti dei percorsi
evidenzia il successo delle iniziative: ben il 94,4% gli allievi
dopo il triennio ha avuto un'esperienza di lavoro o ha proseguito
gli studi superiori. Oltre l'80% degli interessati ha espresso un
giudizio positivo sul percorso frequentato e sull'esperienza di
stage.
Rosolen ha informato poi su come gli studenti vengono seguiti:
"c'è un tutor dell'ente di formazione e uno aziendale: la
verifica e il controllo contestuale da parte dei due soggetti
offre garanzia di qualità dei percorsi svolti".
"Del sistema duale - ha riferito ancora Rosolen - si occupa anche
l'Unione europea: all'interno del Pnrr ci sono 600 milioni di
euro da destinare a questo tipo di formazione nel sistema
italiano: una scelta chiara rispetto a questi percorsi formativi
che indica la necessità di superare una serie di gap noti legati
al mondo del lavoro. Il target per il Friuli Venezia Giulia si
attesta ad ulteriori 5.590 allievi nel prossimo triennio a cui si
aggiungono gli attuali 4.500. L'Amministrazione regionale sta
lavorando per garantire che nel corso dell'anno formativo
2024-2025 tutta l'offerta formativa venga sviluppata in maniera
duale".
Come emerso in commissione, ogni anno in Friuli Venezia Giulia
vengono organizzati 310 corsi con elevata attività legata
all'aspetto professionalizzante con 1.056 ore di attività, 536
delle quali di pratica e oltre 100 ore dedicate all'attività di
recupero e sviluppo dell'apprendimento. Già dal primo anno vi è
un'attenzione allo sviluppo di competenze didattiche
professionali mentre dal secondo anno viene avviata l'attività di
stage con 160 ore - che aumentano negli anni successivi fino al
quarto anno con 128 ore - in parte nell'Ente di formazione e
ulteriori da effettuare in azienda.
Al momento dell'iscrizione ci sono verifiche puntuali sui ragazzi
con visite mediche e idoneità al percorso. Prima delle 536 ore di
pratica, come ha riferito De Simone, gli studenti svolgono 16 ore
sul tema della sicurezza e al momento di intraprendere l'attività
laboratoriale vengono forniti loro i relativi dpi. Dal secondo
anno inizia l'attività di stage e vengono stipulate delle
specifiche convenzioni sottoscritte dalle parti in cui viene
inserito il progetto formativo. Sono circa 3.000 gli stage
effettuati in un anno con il coinvolgimento di circa 2.000
aziende.
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