Lavoro: Rosolen, corsi formazione Ferriera concertati Regione/Arvedi
Trieste, 22 set - "I primi quattro corsi di formazione per
riqualificare i lavoratori dell'ex area a caldo partiranno a metà
ottobre e coinvolgeranno 51 persone. Dureranno tra le 200 e le
250 ore e avranno una percentuale che oscilla tra il 70% e l'80%
di affiancamento a lavoratori già esperti, mentre le ore
rimanenti (20%-30%) saranno dedicate ad attività in aula. Quindi,
ci sarà una parte prevalente di pratica ma anche una componente
non marginale di teoria".
Così Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro, nel "mettere
i puntini sulle "i" rispetto all'organizzazione e
all'effettuazione dei corsi formativi per gli ex dipendenti
dell'area a caldo" della Ferriera di Servola.
Sono quattro i profili che verranno formati, in accordo con
Arvedi: pulpitisti specialisti, manutentori, movimentatori e una
quarta figura ibrida, intermedia tra le specializzazioni sopra
indicate.
"Dalla data della sottoscrizione dell'Accordo di Programma - ha
commentato Rosolen - la Regione ha bruciato le tappe e
interpretato un ruolo proattivo per concordare e avviare i corsi.
Cogliamo l'occasione per annunciare che lunedì 28 settembre si
terrà un nuovo incontro finalizzato a definire il numero esatto
delle ore per i singoli corsi".
Come è stato spiegato dall'assessore, sono stati individuati
percorsi finalizzati a valorizzare le competenze dei lavoratori e
consentire un arricchimento del bagaglio formativo immediatamente
spendibile. La proprietà ha tratteggiato un quadro di quelle che
sono le esigenze lavorative e la Regione si è spesa per garantire
che i corsi rispondessero a sollecitazioni chiare e puntuali e
venissero organizzati in tempi molto rapidi. "Sono stati messi in
campo tutti gli strumenti e le misure possibili, attingendo anche
dal Fondo Sociale Europeo per assecondare le richieste della
proprietà e agevolare Arvedi nella pianificazione del lavoro".
Rosolen ha chiarito anche che "l'accordo di programma prevede un
periodo di due anni per lo svolgimento dei corsi e il numero dei
partecipanti viene stabilito in accordo da Arvedi e dalle sigle
sindacali. È necessario suddividere i lavoratori in gruppi
numericamente ragionevoli e rispondenti alle effettive esigenze
del ciclo produttivo. Ci sono regole imposte da normative
nazionali - ha aggiunto - che non possono essere eluse: il numero
di ore dei corsi è propedeutico ad assicurare un bagaglio di
conoscenze, competenze e capacità che rendano il lavoratore
sufficientemente autonomo da iniziare il nuovo lavoro in
sicurezza".
In conclusione, ha rilevato l'assessore, "la Regione sta
conducendo un presidio attento e sistematico rispetto a questi
percorsi formativi. Lo ha fatto nei mesi scorsi e continuerà a
farlo. L'obiettivo è tutelare i lavoratori, non cimentarsi con
l'esercizio della deresponsabilizzazione. Stiamo cercando
soluzioni e confidiamo di trovarle, non ci interessa sparare
addosso a presunti colpevoli cui addossare responsabilità.
Naturalmente- chiude - restiamo a disposizione e rispondere in
tempi rapidi alle richieste di organizzare ulteriori incontri da
parte dei sindacati".
ARC/COM/pph
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