Pordenone, 7 sett - "Quello che raggiungiamo oggi è un
risultato importante, solido nella sua concretezza e allo stesso
tempo simbolico: premia una visione lungimirante, un lavoro
costante, svolto in 25 anni di impegno, abnegazione e passione".
Sono le parole dell'assessore alla Disabilità del Friuli Venezia
Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto questo pomeriggio a
Pordenone, alla cerimonia organizzata per i 25 anni della nascita
della "Fondazione Bambini e Autismo" e al momento di incontro
promosso dalla stessa Fondazione per il raggiungimento di un
importante obiettivo: il coronamento, con la "Festa del tetto",
del nuovo edificio che ospiterà l'Unità di emergenza e
prevenzione per l'autismo e, al piano superiore, la "Casa dopo di
noi".
Ed è proprio sul tema del "dopo di noi" che si è soffermato
l'assessore Riccardi: "Nella realtà del tempo che viviamo, nella
contemporaneità, è un delicatissimo e pregnante aspetto che fa
parte integrante della nostra cultura. Il merito di questo
traguardo è delle tante esperienze che hanno dovuto affrontare,
negli anni, con non poche difficoltà, abbattendo 'muri' fisici,
culturali, sociali, sodalizi come 'Fondazione Bambini e Autismo'.
Fatiche che avevano vissuto, in passato, una limitata
comprensione di come la risposta sanitaria rappresentasse
soltanto una parte della soluzione alle fragilità croniche".
"Un patrimonio del sentire, dell'essere e del fare reale, non
solo delle famiglie che si trovano a dare soluzioni di vita delle
persone con disabilità, ma anche delle istituzioni, che oggi sono
al loro fianco, così come tutta la società civile" ha
sottolineato Riccardi.
"C'è ancora molto da fare e, sulla strada imboccata, il nostro
forte e chiaro intendimento è quello di proseguire, sostenendo
iniziative, come questa, che non si perimetrano dentro il sistema
delle nostre aziende sanitarie. A queste ultime, comunque, va
affidato il compito di promuovere, programmare, guidare e
verificare il rispetto degli standard e delle regole. Cosicché
tutte le energie, anche in forme di privato e privato sociale
convenzionato, possano esprimersi".
ARC/PT/al