Monfalcone, 11 lug - "La riorganizzazione, per certi aspetti
radicale, di cui si sta facendo carico l'Azienda sanitaria
universitaria Giuliano Isontina (Asugi) tramite l'implementazione
dell'attività del nuovo Dipartimento specialistico territoriale,
e con il recente accordo siglato con Federfarma, per
l'elettrocardiogramma che si potrà fare in farmacia, rientra in
quella rifondazione del Sistema sanitario regionale (Ssr) che
ritengo assolutamente necessaria per dare risposte di salute
adeguate al cittadino sul fronte della cronicità e non solo, e
per permettere alla macchina del Ssr di operare in modo
efficiente e appropriato".
Lo ha sottolineato l'assessore regionale alla Salute del Friuli
Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, che questa mattina è
intervenuto all'ospedale San Polo di Monfalcone, in occasione
della presentazione delle attività di implementazione del
Dipartimento specialistico territoriale (Dst) in area isontina e
del progetto "Elettrocardiogramma (Ecg) in farmacia" di Asugi.
"Diversi sono i grandi temi, le sfide, che ci vedono impegnati
con responsabilità senza precedenti: oggi rispondiamo in maniera
non appropriata alla domanda di salute del cittadino, perché
ancorati ancora a un modello non più aderente alla realtà della
nostra società. Vanno date risposte in funzione di un determinato
bisogno, nello spazio di quel bisogno specifico. Si parla dei
Pronto soccorso affollati: se il cittadino, sul suo territorio,
non trova una risposta alla sua necessità, e non è colpa sua, si
rivolge naturalmente alla struttura di cui si fida" ha continuato
Riccardi.
"Questo tema - ha aggiunto poi l'esponente della Giunta - ci
porta a un'altra sfida: quella, appunto dell'accessibilità al
servizio e a quella della prossimità. In questo, l'accordo con la
farmacia è vincente, perché presidio di salute sul territorio: un
patrimonio, una straordinaria forza che si aggiunge alla catena
della risposta di salute".
"Sono 400, le farmacie, in tutta la nostra regione, e hanno una
forte capacità di flessibilità ed efficienza. Danno risposte
istituzionali perché sono inserite nel sistema. Sono vicine al
cittadino: oltre a conoscere il professionista che vi opera, le
persone conoscono il punto in cui sorge la farmacia. Un punto di
salute che ha anche l'importante compito di rassicurare, a fronte
della carenza di medici di medicina generale sul territorio".
"Fondamentale e decisivo, poi, l'approccio multidisciplinare, che
determina un modello di natura organizzativa orizzontale e non
verticale: l'ospedale gestisce l'acuzie e l'emergenza, poi la
gestione passa alla catena territoriale, poi alla cura primaria e
quindi alla farmacia. Allungare e rafforzare questa catena ci
permetterà di dare risposte efficienti e appropriate, come
avviene già in altri Paesi più evoluti, dove la telemedicina e il
video-consulto sono realtà da tempo, divenute parte della cultura
della popolazione, dando risposte efficaci".
"Dobbiamo fare un grande sforzo, infine, e in questo caso non
solo culturale: quello di utilizzare, semplificandola, la
tecnologia che abbiamo a disposizione nel nostro tempo. Un tema
che passa dall'approccio che ha il cittadino verso questi
strumenti, all'approccio e alla competenza del professionista, e
dalla capacità del sistema istituzionale di operare per favorire
il processo di semplificazione dell'uso delle nuove tecnologie:
in questo modo saremo in grado di fare un grande salto in avanti,
vincendo le sfide del nostro tempo".
"I tempi sono cambiati e il processo è irreversibile: dobbiamo
prenderne atto e assumere tutte le decisioni necessarie per
garantire l'accessibilità alle cure da parte di tutti i
cittadini, in particolari a quelli più fragili: in vent'anni, lo
vediamo, la composizione della popolazione è profondamente
mutata: vita più lunga e inverno demografico. Ciononostante
continuiamo ad avere gli stessi posti letto nelle strutture
residenziali per anziani e gli stessi posti letto nei punti
nascita. È nostra responsabilità prendere atto del cambiamento e
modificare l'assetto organizzativo del Sistema sanitario
nazionale e, per quanto di competenza, regionale", ha concluso
Riccardi.
ARC/PT/gg
L'assessore regionale Riccardo Riccardi nel corso del suo intervento