Udine, 18 lug - "Anche l'esperienza maturata nel complesso
periodo della pandemia, che purtroppo ha toccato da vicino le
case di riposo, ha mostrato i punti fragili delle strutture che
adesso andiamo a migliorare con modifiche strutturali ai
regolamenti. Renderemo più coerente e uniforme la normativa a
tutela dell'ospite, da assistere e curare in base alle sue
personali e uniche necessità, così che l'offerta non sia legata
ai soli "numeri" tecnici dalla struttura ma, in primis,
all'esigenza della persona che è al centro, quindi, del nostro
percorso di riorganizzazione".
Lo ha messo in evidenza il vicegovernatore con delega alla Salute
del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, illustrando questo
pomeriggio due punti a tema all'ordine del giorno del Consiglio
delle autonomie locali (Cal); punti che saranno presi in esame
poi in dettaglio dai membri della III Commissione del Cal e
quindi nuovamente riportati all'attenzione del consesso degli
Enti locali, per il successivo passaggio in Giunta regionale.
Si tratta di modifiche al Regolamento di definizione di
requisiti, criteri e delle evidenze dei minimi strutturali,
tecnologici e organizzativi per la realizzazione e per
l'esercizio di servizi semiresidenziali e residenziali per
anziani e del Regolamento per il rilascio dell'accreditamento
istituzionale delle strutture residenziali e semiresidenziali per
anziani non autosufficienti.
"Va detto che il pubblico, nel nostro caso la Regione, stabilisce
l'indirizzo generale nell'interesse dei cittadini e delle
persone: definisce pertanto la regolamentazione cui deve
adeguarsi l'intero sistema. È giunto il momento di fare un passo
avanti ulteriore per la tutela dei nostri anziani accolti in
strutture residenziali e semiresidenziali" ha aggiunto Riccardi.
"Arriviamo a questo punto, a seguito di una concertazione
importante con la variegata platea di portatori di interesse
composta da parti pubbliche e private: la prima, che fa
riferimento perlopiù ai Comuni, e il privato con una componente
significativa del sistema del privato sociale. Le strutture
residenziali attualmente attive in Friuli Venezia Giulia hanno
storie molto differenti tra di loro: alcune esemplari, altre da
riorganizzare, anche nella gestione non facile dei bilanci e del
personale. La manovra illustrata ai gestori è stata già
condivisa" ha continuato il vicegovernatore.
"La Regione è intervenuta in maniera importante a sostegno delle
strutture, nel tempo e in più direzioni, con una quota di 3,5
milioni di intervento a beneficio dei maggiori costi derivanti
rispetto alla pandemia (per l'esercizio 2021) e con un incremento
di 2 euro (dagli attuali 18 a 20 al giorno cui si aggiungono 12
euro a persona per gli oneri sanitari), della quota fissa del
contributo 'abbattimento retta' riconosciuto agli ospiti accolti
in residenze per anziani non autosufficienti convenzionate,
restando invariata la quota legata al reddito. Allocati, poi, 5
milioni per andare incontro alle esigenze di equilibrio di
bilancio delle strutture e 3 milioni, infine, sono stati
destinati al sostegno ai maggiori oneri derivati dalla
realizzazione dalle opere previste dal bando Eisa" ha concluso
Riccardi.
ARC/PT/al
Il vicegovernatore Riccardi interviene al Cal