Trieste, 14 giu - "I numeri relativi agli accessi alla
piattaforma informatica Sesamo, con il più 71 per cento in questi
primi 5 mesi del 2021 rispetto all'anno precedente, dimostrano
l'efficacia di uno strumento che con la pandemia sta offrendo un
servizio informativo e documentale importante ai cittadini e agli
stessi operatori del Sistema sanitario regionale".
Lo ha detto oggi a Trieste in sede di III Commissione del
Consiglio regionale il vicegovernatore con delega alla Salute del
Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nel corso dell'esame
dei documenti della Sessione europea 2021 con riferimento
primario al tema della digitalizzazione in ambito sanitario.
Nel dettaglio, fino a maggio di quest'anno gli accessi a Sesamo
sono stati 2.235.410 (1.310.644 nel 2020), per un numero di
fascicoli sanitari consultati pari a 191.227 (121.114 nel 2020).
Sempre nello stesso periodo, i cittadini del Friuli Venezia
Giulia iscritti alla piattaforma sono 158.855 (96.818 nel 2020).
Nel corso della seduta è stato ricordato, oltre al fascicolo
sanitario personale, anche il nuovo servizio relativo alla
certificazione verde, che comprende: gli esiti del tampone
molecolare e antigenico, la lettera di dimissione post ricovero
Covid, il certificato vaccinale (prima dose, seconda dose) e, a
breve, il certificato di guarigione dalla malattia.
Come ha spiegato Riccardi, la capacità di garantire il flusso
delle informazioni è strategica per poter governare i processi,
come si è visto nel corso pandemia. "La disponibilità dei dati
sanitari individuali da parte della Regione inizia nel 1979 - ha
affermato l'assessore -, ciò testimonia il fatto come su questo
tema si sia sempre lavorato con spirito innovativo. Un'opera che
in questi ultimi anni abbiamo incentivato e che oggi ci consente
di poter disporre di un patrimonio come poche altre Regioni in
Italia".
In prospettiva Riccardi ha rappresentato la necessità che il
flusso dei dati funzioni in un regime di complementarità che
superi i confini regionali, nell'ottica di una rete nazionale
capace di dialogare con tutti i sistemi sanitari delle Regioni.
Ma per il Friuli Venezia Giulia vi è anche la necessità di poter
interagire sul circuito internazionale, in considerazione dei
rapporti transfrontalieri con Slovenia e Austria.
"Auspico - ha concluso Riccardi - che l'esperienza del Friuli
Venezia Giulia possa essere raccontata nella Sessione europea,
affinché anche altre realtà possano trarre beneficio dalle nostre
buone prassi".
ARC/GG/ep
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.