Udine, 1 feb - "Le strutture sanitarie regionali sono adeguate
ad affrontare l'emergenza da coronavirus che va monitorata ma
senza creare allarmismi. La validità dei percorsi in sicurezza e
il personale preparato mostrano che la situazione è sotto
controllo, come ho potuto constare oggi in occasione della visita
al padiglione 9 che ospita la clinica di malattie infettive a
Udine e che ci dà tranquillità su qualsiasi situazione
emergenziale".
E' il messaggio che il vicegovernatore con delega alla Protezione
civile e alla Salute del Fvg Riccardo Riccardi ha voluto
diffondere oggi in conferenza stampa dopo il sopralluogo in cui è
stato accompagnato da Gianna Zamaro, direttore centrale Salute,
politiche sociali e disabilità, Manlio Palei, direttore del
servizio Prevenzione, sicurezza alimentare e sanità pubblica
veterinaria, il direttore sanitario Laura Regattin e Denis
Caporale, direttore dei servizi socio-sanitari dell'Azienda
sanitaria universitaria Friuli centrale, insieme al direttore
della Clinica malattie infettive di Udine, Carlo Tascini.
Riccardi ha ribadito l'efficacia del sistema del Friuli Venezia
Giulia, da giorni attivo con i protocolli di sicurezza, e ha
comunicato che nella giornata odierna dovrebbero emergere delle
novità sull'organizzazione dei trasporti.
"Siamo in attesa dell'ordinanza del commissario per l'emergenza,
e capo del dipartimento di Protezione civile, Angelo Borrelli,
che ha già convocato il comitato operativo per il pomeriggio, per
dare risposte alle persone che vogliono rientrare in Cina o a
quelle che vogliono rientrare in Italia, garantendo un percorso
di sicurezza", ha affermato.
Per quanto concerne la regione, Riccardi ha precisato come "il
nostro sistema portuale e aeroportuale ha già attivato delle
misure che, sul porto di Trieste, verranno perfezionate
nell'incontro previsto lunedì".
L'odierno sopralluogo alla clinica di malattie infettive ha dato
evidenza di una struttura a disposizione h24 per la valutazione
del paziente con percorsi definiti in grado di effettuare in due
ore i test microbiologici, non ancora sul coronavirus, i cui
campioni biologici vengono inviati al laboratorio di virologia
dell'Ircss specializzato in malattie infettive Spallanzani di
Roma.
A Udine, come ha riferito Tascini, sono stati valutati 7 casi con
il criterio epidemiologico ovvero persone rientrate dalla Cina
nei 14 giorni precedenti. Tutti i casi hanno evidenziato diagnosi
alternative al coronavirus: per tre pazienti ne è stata esclusa
la presenza, per gli altri 4 casi si attendono i risultati sui
campioni biologici inviati allo Spallanzani per averne la
certezza microbiologica "anche se - ha rassicurato Tascini - le
co-infenzioni sono inferiori al 10%".
Questi primi casi hanno consentito di testare il percorso di
messa in sicurezza che prevede, nel caso il paziente manifesti
sintomi respiratori e secondo il criterio epidemiologico, il
contatto al call center nazionale 1500 collegato al numero
regionale 112 che permette all'utente di interloquire con il
medico reperibile del reparto di malattie infettive di Udine per
essere poi valutato.
Durante la conferenza stampa è stata ribadita la necessaria
attenzione al coronavirus, la cui mortalità è peraltro bassa,
attestata intorno al 2%, e a fronte della quale gli allarmismi, è
stato ripetuto, non servono.
ARC/LP/pph
Il vicegovernatore con delega alla Protezione civile e alla Salute del Fvg Riccardo Riccardi oggi in conferenza stampa dopo il sopralluogo al padiglione 9 dell'ospedale Santa Maria della Misericordia a Udine.
Foto ARC Montenero
Il vicegovernatore con delega alla Protezione civile e alla Salute del Fvg Riccardo Riccardi in visita alla clinica di malattie infettive a Udine.
Foto ARC Montenero
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