La Giunta Regionale


17.01.2024 16:57

Go!2025:Anzil, Fvg nel cuore Europa per una nuova cultura di frontiera

Il vicegovernatore alla presentazione a Milano del progetto "Inabili alla morte"
Udine, 17 gen - "Confine oggi è un termine che non significa più solo muro, ostacolo, ma una nuova opportunità: così deve essere letto speriamo in altre parti del mondo dove non è un termine così lieto come lo è oggi per noi. Gorizia e Nova Gorica saranno nel 2025 capitale della cultura grazie a quel confine, che è appunto una nuova opportunità. Questa che parla di confine è la cultura che il Friuli Venezia Giulia intende proporre all'Europa del domani: vorremmo essere questo cuore pulsante al centro di una visione europea".
Lo ha affermato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Cultura Mario Anzil, intervenendo a Milano, al Piccolo Teatro Grassi, alla presentazione del progetto "Inabili alla morte/Nezmo ni umreti".
Il progetto prevede tre parti e tre spettacoli, partendo dal romanzo di Joseph Roth "La Cripta dei Cappuccini" e dall'Europa dei grandi imperi, per poi proseguire, con due nuove commissioni letterarie, una slovena a Goran Vojnovic e una italiana a Paolo Di Paolo, a seguire le orme della famiglia Trotta, prima "all'ombra del muro" negli anni Sessanta, poi nell'entusiasmo illusorio e nei "sogni illimitati" riaccesisi alla fine del secolo scorso, al principio degli anni Novanta. I tre testi diventano tre radiodrammi (sia in italiano, sia in sloveno) e un libro (sia in italiano sia in sloveno).
Il progetto è una commissione della Regione Friuli Venezia Giulia in avvicinamento e in occasione di Go! 2025, Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025, prodotto da Mittelfest in collaborazione con SNG Nova Gorica.
"La Regione è particolarmente soddisfatta dell'esito di questo lavoro che aveva a suo tempo commissionato, coinvolgendo i suoi migliori operatori culturali nel progetto della capitale europea della cultura 2025 e lasciando libertà all'estro, alla creatività e fantasia: le suggestioni che questo lavoro porta con sé sono in linea con la visione della cultura del futuro per la nostra regione", ha confermato Anzil.
L'esponente della Giunta Fedriga tracciando le linee guida del manifesto culturale del Friuli Venezia Giulia ha evidenziato che "esso non può che basarsi sulla conoscenza del territorio e sull'interpretazione della società contemporanea per capire dove e in che modo sta evolvendo nonché sulla conoscenza del passato, in particolare quello più recente, che influisce maggiormente sull'oggi".
Il vicegovernatore ha ricordato che Regione Fvg è in Italia quella che maggiormente investe in cultura. "Sappiamo - ha affermato - che è un investimento con una ricaduta benefica su vari aspetti e che possiamo contare su tanti operatori culturali di alto livello".
Ricordando come il Friuli Venezia Giulia sia storicamente un crocevia di lingue e culture, una regione piccola ma policentrica, Anzil ha evidenziato come sia un luogo dove la presenza del confine è sempre stata preminente.
"Un confine peraltro mobile, che si spostava in base a come le guerre modificavano gli equilibri politici: dopo il 1945 il Friuli Venezia Giulia è diventato per l'Italia il confine orientale, terra conosciuta da molti durante il servizio militare. Ci divideva la cortina di ferro, poi all'improvviso, senza spostarsi, il Friuli Venezia Giulia è diventato il cuore dell'Europa, piccolo compendio dell'universo, diceva Nievo, che oggi ha la grande opportunità di affermare con la cultura un nuovo valore del confine".
Alla presentazione sono intervenuti, tra gli altri, il direttore artistico di Mittelfest Giacomo Pedini, il responsabile del programma di Go!2025 Stojan Pelko, il direttore artistico di Sng Nova Gorica Marko Bratus, il direttore sede Rai Fvg Guido Corso. ARC/EP/pph