La Giunta Regionale


11.10.2023 13:29

Cultura: Anzil, musica sacra unisce religioni e si oppone a drammi


Udine, 11 ott - "Il festival internazionale di Musica Sacra ha la prerogativa di unire le religioni e superare quelle incomprensioni che poi sfociano nei drammi a cui purtroppo stiamo ancora assistendo. La finalità di cui la musica sacra si fa portatrice è dunque di stringente attualità".
È il messaggio che il vice governatore della Regione con delega alla Cultura, Mario Anzil, ha voluto portare alla presentazione della 32^ edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra promosso da Presenza e Cultura con il Centro Iniziative Culturali Pordenone.
"Il festival si compone di concerti ed eventi di altissimo livello con cui divulga un messaggio di speranza e di dialogo, di incontro tra culture differenti. Purtroppo constatiamo come le religioni spesso diano all'uomo occasioni di scontro, mentre la spiritualità e la musica non hanno confini e favoriscono l'incontro in opposizione alle divisioni. La speranza è un dono che può attivare azioni di buona volontà, con intenti positivi. La Regione auspica che anche il festival contribuisca a questo obiettivo oltre che a quello di riconoscere Pordenone come capitale italiana della Cultura nel 2027" ha concluso Anzil.
"Caritas et Amor" è il macrotitolo del progetto triennale che prende avvio quest'anno con il tema della Speranza, a cui seguiranno la Carità nel 2024 e la Fede nel 2025. Il programma si compone di quindici concerti che si terranno nel Duomo Concattedrale di San Marco di Pordenone e in altri luoghi tra Pordenone, Codroipo, Rauscedo, Maniago e Sacile nell'arco temporale dal 22 ottobre al 20 dicembre. A corollario sono in programma anche due conferenze di approfondimento e tre mostre d'arte. Il festival, oltre al sostegno della Regione sui bandi triennali della Direzione cultura, ha il riconoscimento del Fondo unico per lo spettacolo nazionale.
Il presidente di Presenza e Cultura Orioldo Marson ha evidenziato come il festival si faccia portatore di pace, fede, speranza, carità, impegno; la presidente del Centro Iniziative Culturali Pordenone Maria Francesca Vassallo ha invece evidenziato la collaborazione con il territorio nell'arricchimento dei contenuti del festival con incontri collaterali d'arte che si svolgeranno a Cordenons, San Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena.
Il programma del festival è stato presentato dai direttori artistici Franco Calabretto e Eddi De Nadai. La rassegna si caratterizza per la ricerca all'interno del repertorio internazionale della musica sacra che è straordinariamente vasto. L'edizione di quest'anno apre un percorso di avvicinamento al 2026 ricorrenza dell'ottavo centenario della morte di San Francesco; vi sono poi focus sulle cantate di Bach, sui canti sefarditi legati al tema degli esodi, alla liturgia serbo-ortodossa e ai canti liturgici bizantini sopravvissuti nella tradizione popolare siciliana. ARC/SSA/ma