Udine, 11 feb - "La 16 del 2022 non è una legge regionale di
riforma sanitaria: è una legge relativa alla disabilità. Si è
partiti da questo assunto per svilupparla e uno dei presupposti
che abbiamo chiarito fin dall'inizio del percorso è stato proprio
quello che era necessario agire su due versanti: innovare, ma al
contempo valorizzare, la storia di 25 anni. È stato per certi
versi difficile andare a toccare un pilastro come la legge 41 del
1996: non va mai dimenticato, infatti, che quando è stata
approvata, il suo contenuto era già avanguardista ed è proprio
grazie a quello sforzo di innovazione che oggi abbiamo la
possibilità di ripartire da un sistema comunque in grado di
fornire solide risposte ai bisogni dei cittadini".
Lo hanno sottolineato questa mattina il governatore del Friuli
Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e il vicegovernatore e
assessore con delega alle Politiche sociali e disabilità,
Riccardo Riccardi, intervenuti a Udine al convegno "La riforma
del sistema dei servizi e degli interventi a favore delle persone
con disabilità nella Regione Friuli Venezia Giulia" cui ha preso
parte anche il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli,
e il sottosegretario di Stato al Ministero dell'economia e delle
finanze, Sandra Savino.
"È stata un'esperienza straordinaria e, insieme, una lunga e non
facile battaglia culturale, perché principalmente di cultura si
tratta - hanno osservato Fedriga e Riccardi -. Ci sono molti
gradini scalati: lo dovevamo a tante famiglie che hanno lottato,
superando con fatica tante difficoltà, troppe volte incomprese
per ciò che stavano vivendo. C'è ancora un lungo tratto di strada
da percorrere ma la direzione è tracciata. La nostra Legge 16
segna un definitivo punto di non ritorno".
"Il metodo secondo cui questa legge di riforma è stata costruita,
che è forse uno dei principali motivi per cui è stata approvata
dal Consiglio regionale con una sostanziale unanimità, è basato
su un confronto continuo, trasparente e partecipato.
L'approvazione di questo testo ha segnato, di fatto, il passaggio
da una concezione puramente assistenzialistica della persona a
una visione che si basa sul paradigma dei diritti che quella
persona ha. Diritti uguali a quelli di tutte le altre persone, a
prescindere dalle fragilità che caratterizzano ogni individuo".
"Un altro aspetto su cui ci siamo soffermati è relativo al fatto
che qualificare un servizio o una prestazione come livello
essenziale di assistenza vuole dire riconoscere a quella persona
un diritto; un diritto che è per sua natura esigibile e che deve
essere garantito in maniera uniforme, omogenea, egualitaria su
tutto il territorio regionale. L'equità: un valore indelebile,
scolpito anche nella carta costituzionale", hanno aggiunto
governatore e vicegovernatore ringraziando tutti coloro che hanno
contribuito al raggiungimento dell'importante traguardo.
Congratulandosi con Fedriga e Riccardi, il ministro Locatelli, ha
sottolineato come la Legge regionale 16 del 22 sia davvero
strategica e importante per le persone con disabilità e per le
loro famiglie. Ha detto trattarsi di una legge che mette al
centro la persona e che coglie tanti aspetti innovativi e
strutturati che possono mettere davvero a sistema quelle che sono
le risorse, le misure, i servizi e gli interventi a favore della
persona con disabilità, dal percorso della nascita alla fine
vita; un percorso a 360 gradi che sa accogliere nel progetto di
vita, nella piena partecipazione della persona, nel linguaggio,
nei servizi stessi e nell'implementazione delle risorse messe a
disposizione sull'inclusione lavorativa e sul dopo di noi,
segmenti importanti di una norma che davvero è al servizio delle
persone.
ARC/PT/gg
Il vicegovernatore Riccardo Riccardi assieme al ministro Alessandra Locatelli
Il governatore Massimiliano Fedriga nel corso del suo intervento