Codroipo, 9 feb - "Abbiamo presentato un libro dedicato alle
suggestioni di una Cortina inconscia e piena di fascino in una
parte di Villa Manin che guarda a sud fino al mare e a nord fino
alle montagne ora innevate: ci sentiamo in armonia con le
immagini di quest'opera a due mani che ritrae la conca ampezzana
immersa nella coltre bianca, in una visione allargata,
poliedrica, policentrica e polifonica, quella che vogliamo per la
cultura della nostra regione".
Sono le parole del vicegovernatore con delega alla Cultura del
Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, intervenuto nel pomeriggio di
oggi a Villa Manin di Passariano (Codroipo) alla presentazione
del libro della psicoterapeuta Vera Slepoj, "L'inconscio di
Cortina", (Minerva edizioni), con fotografie di Lorenzo
Capellini. Moderato da Paolo Possamai, direttore editoriale di
Nord Est Multimedia, l'evento ha visto una folta partecipazione
di pubblico e la presenza di numerosi amministratori comunali del
territorio.
"Da questo libro emerge con chiarezza l'amore per il territorio,
una "componente" fondamentale, imprescindibile, che porta anche
un amministratore pubblico a svolgere al meglio il proprio
servizio a favore delle collettività - ha fatto notare Anzil -.
Quello di Vera è una narrazione di confine, tra conscio e
all'inconscio, tra il tenero e il duro, tra il passato, il
futuro, tra i colori che cambiano. E così anche il Friuli Venezia
Giulia è una regione di confine e non può che avere una visione
di cultura di frontiera: una visione, peraltro, oltremodo attuale
poiché viviamo in un'epoca in cui non tutti i confini sono
occasione di amicizia e di pace, e nuova opportunità".
Attorno al concetto di confine, Anzil ha osservato come si tratti
di "una parola di quelle che ha cambiato significato: un tempo
era la fine di qualcosa, un muro, un ostacolo, con un'accezione
quasi sempre negativa. Ora può voler dire nuova opportunità: così
è stato per esempio per Gorizia e Nova Gorizia che, proprio
grazie al confine un tempo le divideva, oggi sono Capitale
europea della cultura, testimoni di amicizia. Per anni il Friuli
Venezia Giulia è stato per l'Italia solo il presidio armato del
confine orientale. Ora invece, senza spostarci - e anche questo è
singolare - siamo un cuore pulsante al centro dell'Europa,
affacciati al mare, quindi al mondo".
"Uno spazio particolare e unico anche quello di Villa Marin - ha
osservato l'esponente dell'Esecutivo -. È un luogo non luogo, una
reggia, dimora del doge, in un luogo che non c'è: la forza di uno
spazio che è magico, ancora una volta al confine tra la realtà e
la fantasia, che ci permette anche di evadere nel fantastico
mondo dell'impossibile. È quello che abbiamo cercato di fare
anche questa sera, camminando tra gli spazi della villa, che
ospita tre mostre e che oggi ci ha rivelato in tutto il loro
splendore gli affreschi restaurati del salone centrale: una
bellezza che ci regala la speranza di sognare per realizzare i
nostri sogni".
ARC/PT/pph
Nella foto, da sinistra a destra, Paolo Possamai, Lorenzo Capellini, Vera Slepoj e il vicegovernatore Mario Anzil