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26.10.2019 11:52

Cimice asiatica: Zannier, insetto antagonista contrasto più efficace

In FVG stanziati 1,8 milioni per reti protettive

Codroipo (Ud), 26 ott - "Quasi certamente non sarà possibile l'eradicazione della cimice marmorata asiatica dal territorio italiano ed europeo, ma l'introduzione di un organismo antagonista, sulla quale siamo in attesa del via libera definitivo da parte del Governo, permetterà di ridurre e contenere la presenza di questo insetto alieno e, di conseguenza, i danni che provoca".

È questo il messaggio lanciato oggi a Villa Manin di Passariano (Udine) dall'assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, durante il convegno "La cimice asiatica marmorata: situazione attuale e scenari futuri", promosso dalla II Commissione consiliare permanente, in rappresentanza della quale erano presenti il presidente Alberto Budai e il consigliere Cristian Sergo.

Zannier ha sottolineato che "oggi l'introduzione di un insetto antagonista che distrugga le uova della cimice asiatica è l'opzione più promettente e, proprio per questo, abbiamo avanzato, in modo unitario con le altre Regioni, la richiesta di accelerare il percorso autorizzativo. Quello per il contenimento di questo insetto sarà un percorso lungo e non facile, che si articolerà su numerose azioni per attuare le quali sarà necessaria una forte collaborazione tra istituzioni, imprenditoria agricola e anche cittadini".

L'assessore ha inoltre evidenziato che, in attesa del via libera all'utilizzo di insetti antagonisti per ridurre il numero di cimici asiatiche, il Friuli Venezia Giulia "è stata la prima Regione italiana ad attivarsi per fornire supporto alle imprese agricole già nel 2017, stanziando successivamente, nell'ultima legge di Stabilità, ben 1,8 milioni di euro per l'acquisto di reti anti-insetto per le colture che hanno permesso di coprire il cento per cento delle domande pervenute. Inoltre, con l'apertura all'utilizzo del fondo di rotazione per l'agricoltura viene offerta alle aziende una formula finanziaria di sostegno per fornire un supporto che consenta loro di continuare la produzione".

L'esponente della Giunta Fedriga ha quindi precisato che "il problema affligge anche altre regioni, tra le quali Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e anche Trentino Alto Adige, tanto che tutte le richieste al Governo vengono presentate dalle Amministrazioni in maniera coordinata, esprimendo un'unica posizione condivisa. Analogamente vengono condivisi i risultati delle attività coordinate di contrasto, le informazioni e i dati scientifici relativi a questo fenomeno".

Sul fronte delle misure di sostegno alle imprese, l'assessore ha rimarcato "nel 2017 la Regione aveva ottenuto dall'Unione europea la possibilità di erogare 3 milioni di euro alle imprese danneggiate, ma le restrizioni comunitarie rendono irripetibile quell'iniziativa. Abbiamo dunque chiesto una deroga alle norme per ottenere risorse attraverso il fondo di solidarietà nazionale e sono stati messi in campo strumenti finanziari per aiutare le imprese a superare questo momento critico".

Zannier ha infine spiegato che "oggi il danno causato dalle cimici è considerato assicurabile, quindi non sono possibili indennizzi da parte della Regione analogamente a quanto accade per la grandine. Recentemente il Governo ha però espresso la volontà di stanziare 90 milioni di euro per indennizzare le aziende. Si tratta di un passo nella giusta direzione, ma è fondamentale comprendere esattamente come tali risorse saranno distribuite tra le diverse regioni e quale meccanismo sarà adottato per erogare i contributi, ritenendo comunque necessario implementare considerevolmente tale importo".

Nel corso del convegno i tecnici dell'Ersa hanno illustrato alcune azioni che la popolazione può mettere in campo per supportare l'attività scientifica di contrasto alla cimice asiatica, in merito alle quali verrà avviata a breve dalla Regione una campagna informativa specifica. ARC/MA/fc