Sparatoria Questura: Fedriga, i due agenti scortati dalla nostra gente
"Vicinanza composta e sensibile, onorato di rappresentare Fvg"
Trieste, 16 ott - "Mentre il corteo accompagnava le bare in
chiesa ho avuto l'impressione che i cittadini di Trieste
scortassero Pierluigi e Matteo. Di solito erano loro che
tutelavano la sicurezza, stavolta è come se fossero i nostri
cittadini a tutelarli".
È il pensiero espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia,
Massimiliano Fedriga, all'esterno della chiesa Sant'Antonio
Taumaturgo appena usciti i feretri degli agenti Matteo Demenego e
Pierluigi Rotta, caduti nella sparatoria nella Questura di
Trieste lo scorso 4 ottobre.
Fedriga guidava la sua compagine di Giunta nella messa funebre
officiata dal vescovo di Trieste, mons. Giampaolo Crepaldi.
All'interno della chiesa, insieme alle alte cariche dello Stato,
i rappresentanti dell'Assemblea regionale e i sindaci dei Comuni
Fvg con la fascia tricolore.
"Sono orgoglioso di avere l'onore di rappresentare la comunità
del Friuli Venezia Giulia", ha detto Fedriga. "Si è vista - ha
aggiunto il governatore - una vicinanza composta e sensibile che
ha vissuto il dolore insieme alle famiglie e alle forze di
polizia. Mi onoro - ha concluso il governatore - di rappresentare
gente così".
ARC/PPH/fc
Sparatoria Questura: Fedriga, i due agenti scortati dalla nostra gente
La messa funebre in Sant'Antonio Taumaturgo a Trieste per gli agenti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta uccisi nella sparatoria in Questura del 4 ottobre
Foto ARC Montenero
Le bare degli agenti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta davanti alla chiesa di Sant'Antonio Taumaturgo
Foto ARC Montenero
Il governatore Massimiliano Fedriga all'uscita della chiesa di Sant'Antonio Taumaturgo dopo la messa funebre per i due poliziotti uccisi a Trieste il 4 ottobre
Foto ARC Montenero
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