I report, le indicazioni operative, le modalità organizzative redatte dalla Regione.
Il coronavirus Sars-Cov-2 è responsabile della malattia chiamata COVID-19 che nella maggior parte de casi è simile a una influenza, con rinite, febbre, tosse, mialgia, ma può evolvere in polmonite che richiede l’ospedalizzazione e trattamenti di terapia intensiva.
Persone che soffrono già di altre e diverse patologie o anziani sono più suscettibili a manifestare forme gravi e anche letali della malattia.
 
Fino a quando non sarà disponibile un vaccino o un trattamento efficace della malattia il ruolo di ogni singola persona è fondamentale, ognuno deve esser responsabilizzato nel rispettare le misure igieniche sanitarie e di distanza di sicurezza per evitare il contagio e la diffusione del virus tra la popolazione.
 
Per affrontare la pandemia da COVID-19 c’è stata la necessita di una riorganizzazione dei presidi ospedalieri ma anche dei servizi in contesti ad alta vulnerabilità quali le case di cure per anziani, le residenze per disabili; al proposito un gruppo di professionisti, delle aziende sanitarie e della Regione, hanno elaborato una serie di documenti con le linee di indirizzo sanitario ed organizzative per affrontare la pandemia.             

Il Decreto Legge 10 agosto 2023, n. 105, in vigore a partire dall'11 agosto 2023, ha disposto l'abolizione degli obblighi in materia di isolamento per i soggetti risultati positivi al SARS-CoV-2 e di auto-sorveglianza per i contatti stretti con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2.

A seguito dell’entrata in vigore del Decreto Legge 10 agosto 2023 n. 105 che all’art. 9 sancisce l’abolizione degli obblighi in materia di isolamento per i soggetti risultati positivi al SARS-CoV-2 e di auto-sorveglianza per i contatti stretti con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2, il Ministero della Salute ha emanato la circolare n.25613 di data 11.08.2023 (allegata in fondo al testo).
Nella suddetta circolare vengono descritte le misure di igiene e le precauzioni la cui adozione è raccomandata ai soggetti risultati positivi ad un test diagnostico molecolare o antigenico per SARS-CoV-2 e alle persone che sono venute a contatto con casi di Covid-19.

Per le persone che risultano positive ad un test diagnostico molecolare o antigenico per SARS-CoV-2 e che non sono più sottoposte alla misura dell’isolamento le raccomandazioni sono le seguenti:

- Indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2), se si entra in contatto con altre persone.
- Se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi.
- Applicare una corretta igiene delle mani.
- Evitare ambienti affollati.
- Evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza, ed evitare di frequentare ospedali o RSA. Questa raccomandazione assume particolare rilievo per tutti gli operatori addetti all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria, che devono quindi evitare il contatto con pazienti a rischio.
- Informare le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi, se anziane, fragili o immunodepresse.
- Contattare il proprio medico curante se si è persona fragile o immunodepressa, se i sintomi non si risolvono dopo 3 giorni o se le condizioni cliniche peggiorano.

Per le persone che sono venute a contatto con casi di covid-19 le raccomandazioni sono le seguenti:

Per queste persone non si applica nessuna misura restrittiva. Si raccomanda comunque che le stesse pongano attenzione all’eventuale comparsa di sintomi suggestivi di Covid-19 (febbre, tosse, mal di gola, stanchezza) nei giorni immediatamente successivi al contatto. Nel corso di questi giorni è opportuno che la persona eviti il contatto con persone fragili, immunodepressi, donne in gravidanza. Se durante questo periodo si manifestano sintomi suggestivi di Covid-19 è raccomandata l’esecuzione di un test antigenico, anche autosomministrato, o molecolare per SARS-CoV-2.

Per quanto riguarda infine le persone con diagnosi confermata di Covid-19 ricoverate in ospedale oppure ospiti di Rsa restano invariate le norme fin qui attuate.

Circolare del Ministero della Salute n. 25613 di data 11 agosto 2023

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Obbligo di vaccinazione per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 agli ultracinquantenni

Il Decreto-Legge 1° aprile 2021, n. 44 , convertito con modificazioni dalla Legge 28 maggio 2021, n. 76, prevede l'obbligo vaccinale per l’infezione da SARS-CoV-2 per tutti i cittadini italiani e di altri Stati membri dell'Unione europea residenti nel territorio dello Stato, per i cittadini stranieri di cui agli articoli 34 e 35 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età (articolo 4 quater).

Coloro che alla data del 1° febbraio 2022:
- non abbiano iniziato il ciclo vaccinale primario;
- non abbiano effettuato la dose di completamento del ciclo vaccinale primario nel rispetto delle indicazioni e nei termini previsti con circolare del Ministero della salute;
- non abbiano effettuato la dose di richiamo (booster) successiva al ciclo vaccinale primario entro i termini di validità delle certificazioni verdi COVID-19 (rilasciate ai sensi dell'articolo 9, comma 3, del Decreto-Legge 22 aprile 2021, n. 52), sono soggetti all’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria di 100,00 (cento) euro.

La sanzione si applica anche in caso di inosservanza degli obblighi vaccinali di cui agli articoli 4, 4 bis e 4 ter (esercenti le professioni sanitarie, operatori di interesse sanitario, lavoratori impiegati in strutture residenziali, socio-assistenziali e socio-sanitarie, personale della scuola, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, della polizia locale, degli organismi di cui alla Legge 3 agosto 2007, n. 124, delle strutture di cui all'articolo 8 ter del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, degli istituti penitenziari, delle università, delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli istituti tecnici superiori).

La sanzione è irrogata dal Ministero della Salute per il tramite dell'Agenzia delle Entrate - Riscossione.

Il Ministero della Salute, mediante avviso dell'Agenzia delle Entrate - Riscossione comunica ai soggetti inadempienti l'avvio del procedimento sanzionatorio.

I destinatari entro il termine perentorio di dieci giorni dalla ricezione dell’avviso comunicano all'Azienda sanitaria competente (di residenza o domicilio sanitario) la ragione di assoluta e oggettiva impossibilità a vaccinarsi o l'eventuale certificazione relativa al differimento, esenzione dall'obbligo vaccinale o vaccinazione all’estero. Sempre entro dieci giorni, gli stessi destinatari dell’avviso danno notizia all'Agenzia delle Entrate - Riscossione dell'avvenuta presentazione di tale comunicazione (mediante le istruzioni contenute nell’avviso).

L'Azienda sanitaria competente, entro dieci giorni dalla ricezione della comunicazione da parte del cittadino, dovrà trasmettere all'Agenzia delle Entrate - Riscossione l'attestazione relativa alla insussistenza dell'obbligo vaccinale o all'impossibilità oggettiva di adempiervi.

Qualora l'Azienda sanitaria non confermi l'insussistenza dell'obbligo vaccinale, l’Agenzia delle Entrate provvede, entro centottanta giorni dall’inizio del procedimento, a inoltrare al cittadino un avviso di addebito, con valore di titolo esecutivo.

COME INOLTRARE LA DOCUMENTAZIONE ALL’AZIENDA SANITARIA COMPETENTE

II cittadino residente o domiciliato nella regione Friuli Venezia Giulia che riceve l’avviso di avvio del provvedimento sanzionatorio, in caso di oggettiva impossibilità a vaccinarsi entro i termini di legge o in possesso di un certificato di esenzione alla vaccinazione (rilasciato dal medico vaccinatore o dal medico di medicina generale), deve:
1) comunicare all’Azienda sanitaria del territorio in cui è residente/domiciliato, entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione di inadempienza vaccinale, di aver ricevuto l'avvio del procedimento sanzionatorio per inottemperanza dell’obbligo vaccinale ( scarica il modulo per inviare le informazioni obbligatorie necessarie - è assolutamente necessario indicare il numero dell'avviso) e allegare la certificazione da cui si desume la oggettiva impossibilità a vaccinarsi nei termini previsti dalla norma o l'esenzione/differimento/vaccinazione all’estero della vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19;
2) comunicare all'Agenzia delle Entrate - Riscossione l'avvenuta presentazione di tale comunicazione (mediante le istruzioni contenute nell’avviso).

Per le Aziende sanitarie regionali gli indirizzi di posta elettronica certificata o ordinaria e gli indirizzi postali a cui inviare le eventuali certificazioni di esonero o impossibilità sono: 

Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale (ASU FC)
obbligo.vaccinale@asufc.sanita.fvg.it
Dipartimento di Prevenzione
via Chiusaforte 2 – 33100 UDINE

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASU GI)
PEC asugi@certsanita.fvg.it
Dipartimento di Prevenzione
via De Ralli 3 – 34128 TRIESTE

Azienda Sanitaria Friuli Occidentale (AS FO)
PEC asfo.protgen@certsanita.fvg.it
Dipartimento di Prevenzione
via della Vecchia Ceramica 1 – 33170 PORDENONE

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Nuova modalità rilascio informatico "Certificato di inizio isolamento"

Da lunedì 14 marzo 2022 gli utenti del Servizio Sanitario Regionale che saranno risultati positivi per un tampone eseguito in una struttura pubblica o privata o presso le farmacie, potranno compilare un questionario che consente la rilevazione delle informazioni necessarie alla predisposizione automatica del Certificato di inizio isolamento.

La possibilità di effettuare la compilazione del modulo online verrà segnalata al cittadino per il tramite di un SMS a fronte della positività del tampone, e potrà avvenire sul Fascicolo Sanitario Elettronico nella piattaforma digitale sanitaria del Friuli Venezia Giulia "SESAMO" .

I cittadini, dopo essersi accreditati con le modalità di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione (SPID, CIE, Tessera sanitaria attivata), dovranno compilare un modulo online. La compilazione del modulo in tutte le sue parti consentirà al Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria competente di prendere in carico il caso.

Il Certificato di inizio isolamento verrà inoltrato alla casella di posta elettronica dell'utente indicata nel modulo.

I cittadini che non attivano il percorso informatico saranno comunque contattati direttamente da parte del Dipartimento di prevenzione competente per via telefonica.

Il Certificato di inizio isolamento, prodotto automaticamente o a seguito della compilazione da parte di un operatore del Dipartimento, verrà inoltre pubblicato su SESAMO.

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A scuola sicuri

L’avvio del nuovo anno scolastico, in fase di pandemia da Covid-19, rappresenta un momento importante e cruciale, l’adozione di semplici, ma efficaci, misure di prevenzione sono fondamentali per riuscire a contenere i casi, e proseguire le attività in presenza; c’è la necessità che ogni singola persona, sia esso docente, personale ATA, familiari e studenti seguano alcune semplici indicazioni.

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Indicazioni operative per le residenze socio sanitarie per anziani

La fragilità delle persone anziane richiede un approccio integrato pro-attivo e multidimensionale ancor più attento in fase di emergenza COVID-19: i documenti allegati forniscono indicazioni a supporto dell’attività gestionale, clinica e assistenziale per la presa in carico in sicurezza delle persone ospiti delle Strutture residenziali socio-sanitarie della Regione.

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Indicazioni operative per i servizi residenziali per minori fuori famiglia

L’evoluzione dell’epidemia COVID-19 richiede la ridefinizione delle configurazioni organizzative dei Servizi per i minori accolti nelle strutture residenziali e/o a rischio di pregiudizio: il documento allegato fornisce agli operatori modalità operative a supporto della gestione in sicurezza della presa in carico. 

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Indicazioni operative a supporto delle persone con disabilità

  

L’impatto dell’emergenza COVID-19 sulle persone con disabilità e le loro famiglie richiede una rimodulazione delle modalità di risposta ai bisogni assistenziali ed educativi, nei diversi contesti di vita. I documenti allegati forniscono indicazioni a supporto dell’attività degli operatori dei servizi residenziali e semiresidenziali della Regione.

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Indicazioni operative per l'emergenza coronavirus all'interno degli istituti penitenziari

L’obiettivo di contemperare la garanzia di sicurezza e il diritto alla salute per i cittadini in condizioni di restrizione, gli operatori e la comunità è ancor più necessario in fase di emergenza COVID-19: il documento contiene indicazioni per favorire sinergie efficaci fra le Aziende Sanitarie e l’Amministrazione Penitenziaria. 

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Indicazioni organizzative e gestionali per i servizi per la salute mentale 

 

La continuità dei percorsi terapeutici e riabilitativi delle persone con disagio/disturbo mentale è un aspetto fondamentale della presa in carico: il documento allegato indica le modalità per affrontare l’emergenza Covid-19 nei diversi servizi dei DSM regionali (ospedale, territorio, residenzialità).

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Indicazioni organizzative e gestionali nei servizi e nelle strutture di accoglienza per persone senza dimora

La tutela della salute delle persone senza dimora e/o in situazione di grave marginalità è un obiettivo che riguarda il singolo e la comunità: il documento in allegato fornisce indicazioni a coloro che si occupano di accoglienza e sostegno a questi cittadini nelle diverse realtà regionali. 

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Indicazioni operative per i servizi residenziali per persone con dipendenze

Le misure a tutela della salute del singolo e della comunità correlate all’emergenza COVID-19 richiedono una contestualizzazione all’interno dei Servizi che si occupano di problemi di dipendenze patologiche: il documento allegato fornisce indicazioni operative agli operatori dei Servizi della Regione.

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Il numero unico dell'emergenza dedicato al coronavirus

A partire dal 10 febbraio, per fronteggiare il forte incremento delle chiamate la centrale  NUE 112  è stata potenziata con la presenza di personale infermieristico opportunamente formato, con possibilità di consulenza con le Strutture di Infettivologia della Regione.  

Le chiamate per informazioni sul COVID-19 pervenute al NUE 112 e gestite dal gruppo di infermieri sono state complessivamente 14.509; i picchi massimi di attività si sono registrati nelle giornate del 24 febbraio, del 8 e del 9 marzo rispettivamente con 1.040, 959 e 914 chiamate/die. Il 62,5% (n. 9074) è stato gestito direttamente dal personale infermieristico presente in centrale 112, di queste il 4.9 % (n. 449) è stato traferito in seconda battuta all’infettivologo, per consulenza diretta (le Strutture di Infettivologia delle 3 Aziende sanitarie regionali hanno “dedicato” personale medico alla specifica attività di consulenza telefonica).

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