Contesto di riferimento

Nel corso del 2011 è stata avviata a livello nazionale, d'intesa con la Commissione Europea, l'azione per accelerare l'attuazione dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013, sulla base di quanto stabilito dalla Delibera CIPE n. 1 del 11.01.2011 e concordato nel Comitato Nazionale del Quadro Strategico Nazionale da tutte le Regioni, dalle Amministrazioni centrali interessate e dal partenariato economico e sociale (riunione del 30 marzo 2011). L’attuazione del Piano di Azione Coesione (PAC) è avvenuta attraverso tre successive fasi di riprogrammazione dei Programmi Operativi (PO) cofinanziati dai fondi strutturali. La riprogrammazione ha previsto la riduzione della quota di cofinanziamento nazionale a favore di un programma esterno parallelo coerente e la contestuale riallocazione delle risorse all’interno dei PO.

In data 27.02.2012 il Comitato del Quadro Strategico Nazionale per il coordinamento e la sorveglianza della politica nazionale unitaria ha approvato, in attuazione alla Delibera CIPE n. 1/2011, il documento «Iniziative di accelerazione e di miglioramento dell'efficacia degli interventi», con il quale si raccomandava alle Autorità di Gestione di avviare, qualora necessario, riprogrammazioni interne ed esterne ai PO anche mediante l’adesione al PAC.

In occasione della terza fase di riprogrammazione la Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato la proposta tecnica per l’adesione al PAC (Delibera n. 2063 del 28.11.2012), rappresentante una prima ipotesi di attivazione del programma esterno parallelo sul quale impostare la riprogrammazione del Programma Operativo Regionale POR FESR, Obiettivo Competitività regionale e Occupazione 2007-2013, al fine di scongiurare ogni possibile disimpegno a danno della Regione e soprattutto al fine di consentire la realizzazione, nella loro interezza, di quei progetti la cui attuazione risultava non compatibile con i termini della programmazione comunitaria 2007-2013.

L’iter di definizione della proposta tecnica ha previsto, rispetto all’iniziale formulazione (Delibera n. 660 del 11.04.2013), successive integrazioni e aggiornamenti (Delibere n. 1353 del 26.07.2013 e n. 1515 del 30.08.2013) e si è concluso con la definitiva approvazione da parte della Regione dell’adesione al PAC (Delibera 515 del 21.03.2014) per un valore complessivo pari a € 67.556.807,00, di cui € 63.600.281,00 rinvenienti dalla riduzione della quota Stato (Fondo di Rotazione ex Legge 16 aprile 1987, n. 183) del POR FESR 2007-2013, € 2.324.266,00 di quota Regione e € 1.632.260,00 di quota Enti Locali. Il PAC Friuli Venezia Giulia è stato quindi definito parallelamente alla rimodulazione del POR FESR 2007-2013.

Il PAC Friuli Venezia Giulia è divenuto pienamente operativo in seguito alla pubblicazione del decreto dell’Ispettorato Generale per i rapporti finanziari con l'unione europea (IGRUE) - Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 24 del 29.04.2014, con cui sono state assegnate le risorse previste a carico del Fondo di Rotazione.

Nel 2015 il PAC Friuli Venezia Giulia è stato oggetto di riprogrammazione con successivo decreto IGRUE n. 29 del 05.08.2015, con cui è stato rideterminato il finanziamento a carico del Fondo di rotazione in complessivi € 48.565.856,00 di quota Stato. In esito a tale rideterminazione, la dotazione finanziaria del PAC Friuli Venezia Giulia risulta essere di complessivi € 52.522.382,00, di cui € 48.565.856,00 di quota Stato, € 2.324.266,00 di quota Regione e € 1.632.260,00 di quota stimata a carico degli Enti locali.
In attesa degli esiti del ricorso che la Regione Friuli Venezia Giulia ha presentato presso il TAR Lazio contro tale rideterminazione finanziaria, è stato adeguato con Delibera n. 909 del 27.05.2016 il piano finanziario del PAC Friuli Venezia Giulia, precedentemente approvato con Delibera n. 1258 del 04.07.2014. 

Tematiche del PAC Friuli Venezia Giulia

In linea con gli obiettivi definiti nella terza e ultima riprogrammazione dei fondi strutturali 2007-2013 attuata nell’ambito del Piano di Azione Coesione, il PAC Friuli Venezia Giulia si fonda su tre pilastri:
·         Primo pilastro: MISURE ANTICICLICHE che prevede interventi alla creazione di nuove reti di impresa e al consolidamento di quelle esistenti (Azione 9.1.a);
·         Secondo Pilastro: NUOVE AZIONI che prevede iniziative di politica attiva a favore dei disoccupati in ottica di rientro nel mercato del lavoro e a favore dell’occupazione giovanile (Azione 8.2.a).
·         Terzo pilastro: SALVAGUARDIA che prevede interventi di riqualificazione e miglioramento dell’attrattività delle aree di particolare interesse culturale (Azione 7.1.a), interventi di progettazione integrata per uno sviluppo territoriale sostenibile (Azione 7.2.a) e infine interventi di miglioramento dell’accessibilità e della mobilità (Azione 7.3.a).

Strumenti di supporto all’attuazione

- Regolamento per l’attuazione del Piano di Azione Coesione Friuli Venezia Giulia in attuazione dell’articolo 27 della legge regionale 21 luglio 2008, n. 7 (legge comunitaria 2007)

- Manuale per le attività di gestione e controllo

Rapporti annuali e finale di esecuzione

In questa sezione vengono raccolti i Rapporti di esecuzione, con lo scopo di fornire un quadro esauriente sull'esecuzione e l'andamento del PAC Friuli Venezia Giulia. 
 

RAE 2014 

RAE 2015  

RAE 2016
 

Il Monitoraggio del Piano di Azione e Coesione

Lo stato di attuazione del Piano di Azione Coesione della Regione Friuli Venezia Giulia, monitorato e aggiornato periodicamente.

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