Attua le politiche di miglioramento delle acque superficiali e sotterranee.

Con DGR n. 1042 del 7 luglio 2023 sono stati modificati gli articoli 2 e 45 delle Norme di Attuazione del Piano regionale di tutela delle acque. Di seguito le modifiche introdotte:

  1. È stato inserito il comma 3 all’art. 2 introducendo in questo modo l’automatico aggiornamento dei contenuti del documento “Analisi conoscitiva” e “Schede di sintesi” ai contenuti del più recente aggiornamento del Piano di gestione delle acque adottato ai sensi dell’art.117 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. per quanto riguarda gli elementi di cui ai punti1, 2, 3, 4 e 5 della parte A dell’allegato IV alla parte terza del D.Lgs 152/2006 e s.m.i.”.
  2. È stato aggiunto il comma 5bis all’art. 45 consentendo che, nei corpi idrici ITAGW00008100FR (P12 - Bassa pianura pordenonese: falda artesiane intermedia (falda C)) e ITAGW00008200FR (P13 - Bassa pianura pordenonese: falde artesiane profonde (falda D+profonde)) la risorsa idrica per utilizzo domestico e potabile di cui alla lettera b) del comma 4 e la risorsa idrica strategica di cui alla lettera a) del comma 4 possano essere eccezionalmente utilizzate per tutti gli usi previa presentazione di una relazione di dettaglio contenente le motivazioni che giustificano l’impossibilità di avvalersi delle falde più superficiali o di altre forme di approvvigionamento.

 Con DGR n. 519 del 3 aprile 2020 è stato aggiornato il valore del fattore di protezione K per i tratti di pianura e di risorgiva, così come definito all’allegato 3 delle Norme di Attuazione del Piano regionale di tutela delle acque. 

Il Piano regionale di tutela delle acque (PRTA) è lo strumento previsto all'articolo 121 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 attraverso il quale le Regioni individuano gli interventi volti a garantire la tutela delle risorse idriche e la sostenibilità del loro sfruttamento per il conseguimento degli obiettivi fissati dalla Direttiva comunitaria 2000/60/CE.
Il PRTA ha lo scopo di descrivere lo stato di qualità delle acque nella nostra Regione (ANALISI CONOSCITIVA) e di definire le misure per il raggiungimento degli obiettivi di qualità, attraverso un approccio che integri sapientemente gli aspetti quantitativi della risorsa, come ad esempio il minimo deflusso vitale ed il risparmio idrico, con quelli più tipicamente di carattere qualitativo.
In particolare nel PRTA sono individuati i corpi idrici superficiali e sotterranei che rappresentano l'unità base a cui fare riferimento per la conformità con gli obiettivi ambientali imposti dalla Direttiva Quadro Acque. Le categorie di acque sono:
-    acque sotterranee: sorgenti montane e falde freatiche e artesiane;
-    acque superficiali: fiumi, laghi/invasi, acque lagunari, acque marino-costiere.
Per ciascuna categoria di acque è stato realizzato un piano conoscitivo finalizzato a quantificare gli impatti che insistono sui singoli corpi idrici (prelievi d'acqua, scarichi, …) e a monitorare attraverso indicatori biologici, chimici, quantitativi e morfologici lo stato di salute di ciascun corpo idrico.
Sulla base delle criticità emerse ed evidenziate nella fase conoscitiva sono state individuate le azioni necessarie per poter raggiungere gli obiettivi di qualità imposti dalla Direttiva Quadro Acque. La parte propositiva del PRTA è suddivisa in due sezioni distinte:
- gli INDIRIZZI DI PIANO, dove sono riportate misure già attuate o indirizzi che devono essere tenuti in considerazione per la realizzazione di nuovi interventi/opere che possono influire sulle caratteristiche qualitative e quantitative della risorsa idrica, comprese le aree di pertinenza dei corpi idrici;
- le NORME DI ATTUAZIONE, dove per alcuni indirizzi di piano sono state definite delle specifiche norme cogenti.

ITER di APPROVAZIONE

Di seguito si riportano i principali passaggi amministrativi.
Con Delibera n. 2000/2012, dopo aver acquisito il parere del Consiglio delle Autonomie locali, la Giunta Regionale ha adottato il Progetto di Piano di Tutela delle Acque e individuato le Norme in salvaguardia, attualmente in vigore.
Successivamente il Progetto di Piano è stato sottoposto al parere della IV Commissione Consigliare ed è stato approvato il 19 gennaio 2015 con decreto del Presidente n. 013, previa deliberazione della Giunta Regionale n. 2641/2014.
Al fine di garantire la partecipazione e la consultazione pubblica è stato fissato il termine di sei mesi a decorrere dalla pubblicazione degli avvisi sul Bollettino Ufficiale della Regione e sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana per la presentazione di osservazioni scritte sul Progetto di Piano di Tutela delle Acque. Tali consultazioni valgono sia ai fini della valutazione del Piano ai sensi dell'articolo 10 commi 6 e 7 della LR 11/2015, sia ai fini della Valutazione Ambientale Strategica ai sensi dell'articolo 14 comma 3 del D.Lgs 152/2006.
Con Delibera n. 2091/2017 la Giunta Regionale ha espresso il parere motivato di VAS favorevole sul Progetto di Piano regionale di tutela delle acque e ha espresso parere favorevole in merito al documento "Valutazione delle osservazioni al PRTA", relativo all'esame delle osservazioni pervenute, al loro motivato accoglimento o respingimento, dando le relative indicazioni per le modifiche da apportare al progetto di piano ai fini della revisione del Piano.
Con Delibera n. 2673/2017 la Giunta Regionale ha adottato il Piano regionale di tutela delle acque. Con medesima delibera sono individuate, al punto 2, le misure di salvaguardia delle Norme di attuazione del Piano che trovano applicazione dalla data di adozione della delibera. Il Piano adottato è stato quindi trasmesso al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e all'Autorità di bacino distrettuale per le verifiche di competenza.

Il Piano regionale di Tutela delle Acque è stato approvato il 20 marzo 2018 con decreto del Presidente n. 074, previa deliberazione della Giunta Regionale n. 591/2018.
Il D.P.Reg 74/2018 è stato pubblicato sul SUPPLEMENTO ORDINARIO n. 22 del 4 aprile 2018 al BUR n. 14 del  4 aprile 2018

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